Chi sono
Esposizioni
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Andrea Romanello nasce a Cles (Trento). Si laurea in Pittura all'Accademia di Belle Arti di “Brera” di Milano. Vive e lavora tra l'Italia e Berlino.
Esposizioni
Personali - 2020 "Arte, Ambiente, Sostenibilità", a cura di Giulia Cirillo, Suisse Art, Madonna di Campiglio (Trento) - 2010 "La Galleria del Consenso", a cura di Dario Trento, in collaborazione con Associazione TrentoAttiva, Rovereto (Trento) - 2009 "Quello che non si deve dire", a cura di Dario Trento, Madonna di Campiglio (Trento) Collettive (selezione) - 2020 "Show(s) must go on - Ripartire dall’arte", a cura di Giulia Cirillo, in collaborazione con Galleria Orler, Madonna di Campiglio (Trento) - 2020 "Pup-Up Art", a cura di Simon Williams, Galleria The Ballery, Berlino - 2019 "Le Mille Facce della Montagna", a cura di Giulia Cirillo, Cesare Orler e Mario Zanon, in collaborazione con Galleria Orler, Madonna di Campiglio (Trento) - 2012 "Alter Nativitas", a cura di Mariapia Ciaghi e Melina Scalise, in collaborazione con Spazio Tadini di Milano, Pinzolo (Trento) - 2007 "Trittico: Linea - Corpo - Colore", a cura di Franco Marrocco e Daniela Moro, in collaborazione con Avon Italia, Milano - 2006 "Val Rendena Art Expo", a cura di Rendena Eventi, Pinzolo (Trento) - 2005 "Nuova Figurazione: Realismo Magico", a cura di Marina Rotta, Milano - 2004 "Salon Primo", a cura di Ignazio Gadaleta e Rachele Ferrario, Museo della "Permanente", Milano - 2003 "Helios Art Award", a cura di Franco Cheli e Bruno Gandola, in collaborazione con BP Italia, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", Milano - 2003 "Arte in musica", a cura di Bruno Gandola, Villa Litta in Affori, Milano - 2002 "Expone Brera", Accademia di Belle Arti di “Brera”, Milano - 2001 "Expone Brera", Accademia di Belle Arti di “Brera”, Milano |
L’uomo deve rendersi conto che occupa nel creato uno spazio infinitamente piccolo e che nessuna delle sue invenzioni estetiche può competere con un minerale, un insetto o un fiore. Un uccello, uno scarabeo o una farfalla meritano la stessa fervida attenzione di un quadro di Tiziano o del Tintoretto, ma noi abbiamo dimenticato come guardare.
- Claude Lévi-Strauss -
- Claude Lévi-Strauss -
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